Il Ponte di Corte

INTRODUZIONE
La posizione del ponte di Corte resterà pressoché costante fino alla metà del XIX secolo. Le caratteristiche costruttive si possono in qualche misura desumere dai documenti storici disponibili.
Si trattava, di ponti con struttura in legno, con sostegni, rappresentati in numero di quattro, infissi in alveo e con andamento a dorso di mulo. Soltanto con le mappe del Catasto austro-italiano del 1853 compaiono i primi cambiamenti: cambia la localizzazione del ponte, spostato verso est. In questa ultima versione il ponte si presenta molto snello, sottile e con due teste impostate direttamente in cima ai due argini.

IL PONTE OTTOCENTESCO IN FERRO
Da una relazione tecnica stesa il 15 ottobre 1927 dall’ing. Francesco Gasparini risulta che il ponte in ferro sul fiume Brenta a Corte era costituito da una travata rettilinea con due spalle in muratura e quattro stilate metalliche intermedie. La lunghezza complessiva della travata metallica era di metri 103,70, le travi principali laterali erano a traliccio distanti tra loro metri 5,00 e la larghezza della carreggiata di metri 4,00.
Il ponte era stato progettato per sopportare un sovraccarico di 400 kg per ogni metro quadrato di carreggiata ma, a causa dello stato precario, il Podestà limitò il transito ai soli veicoli del peso complessivo di quintali 10, se a due ruote e di quintali 15 se a quattro ruote. La spesa prevista dall’ing. Gasparini per riattivare il transito ordinario dei veicoli fu di lire 117.000. A causa della massiccia incursione aerea del 23 aprile 1945 il ponte divenne intransitabile. Per iniziativa degli abitanti venne costruita una passerella pedonale, ben presto portata via da una piena del Brenta. Il passaggio tra le due rive fu assicurato inizialmente da una barca condotta da Luigi Martini, in seguito, da un “passo” di barche gestito da Giovanni e Giuseppe Boischio.
Venne ricostruita una passerella, costituita da un robusto tavolato in legno posato su correnti metallici. Per compensare i costi sostenuti per la costruzione e gestione della passerella, il Comune autorizzò l’imposizione di una tariffa.

IL PONTE DEL 1946
I lavori di costruzione per un nuovo ponte, costruito a monte rispetto a quello ottocentesco, furono iniziati a cura del Genio Civile nel marzo del 1946. L’inaugurazione del nuovo ponte, benedetto da mons. Enrico Migliorin, Arciprete Abate Mitrato del Duomo, avvenne il 31 agosto 1947.
A causa dell’abbassamento dell’alveo, il ponte manifestò il cedimento di una pila centrale. Perciò la Provincia di Padova vietò la circolazione di tutto il traffico.
Per consentire l’attraversamento del fiume fu immediatamente istituito un servizio di traghetto e, successivamente, fu posato un ponte Bailey su galleggianti nella posizione del vecchio ponte ottocentesco in ferro.
Nonostante le opere di rinforzo e di adeguamento, il degrado statico e materiale delle strutture del ponte ha costretto le Amministrazioni interessate a promuovere nel 2001 uno studio di fattibilità per la realizzazione di un ponte nuovo.
Il nuovo ponte, posizionato circa 25 metri più a valle rispetto al ponte esistente, appare sostenuto da elementi strutturali ad arco che si fondano su due pile e due spalle.
La nuova struttura sarà lunga circa 120 metri e larga circa 14 metri.
*Quest’opera diverrà il nuovo simbolo che caratterizzerà Corte ed il suo territorio. Quest’opera è il nuovo simbolo che caratterizzà Corte ed il suo territorio.

Ponte