Qualche notizia storica e una riflessione sulla festa del Voto di Righe - 24 settembre

Il nostro VOTO risale all’anno 1836, quando il Comune di Corte (eravamo ‘comune’ in quegli anni!), serpeggiando nel territorio il colera (nei registri del tempo conservati in canonica ci sono alcuni casi di morte per colera) decise di fare un voto alla Vergine Maria implorandola di allontanare questa pestilenza dal paese, non essendoci al tempo nessun’altro rimedio. E il voto consisteva nel donare la quantità necessaria di candele per l’illuminazione della chiesa e nel fare ogni anno una processione che coinvolgesse l’intero paese. Si andò avanti così per decine d’anni, poi i ricordi si attenuarono, anzi si persero del tutto e la tradizione morì. Si è cercato di riproporla, ma Corte non è più la Corte di una volta. La fede è andata via via scemando, si è perso il senso di appartenenza, molte famiglie sono emigrate e altre ne sono subentrate non facendo ancora proprie però le tradizioni paesane.
Colera ! Peste ! Facevano paura solo al sentirli nominare. Ora ci sono le medicine, ma è rimasto l’atavico terrore del contagio: basta constatare le polemiche di qualche settimana fa a proposito dei vaccini obbligatori. Ma esiste il colera dello spirito, la peste del peccato, senza che se ne abbia più paura e spessissimo non opponendo le dovute precauzioni o rimedi.

Desideriamo con la festa del Voto rinnovare i nostri impegni cristiani, aprire gli occhi sulle terribili conseguenza del peccato, invocare la protezione della Vergine Ss. sulle nostre famiglie, sui fanciulli, sulla nostra parrocchia, e sentirsi maggiormente artefici di comunione in paese.